Le appendici dei cefalopodi vengono chiamate genericamente ed erroneamente “tentacoli”.
Questo termine è spesso usato in modo sbagliato, ad esempio, il comune polpo non possiede affatto tentacoli ma braccia.
Sono otto, da qui il termine octopus (otto braccia) munite di alcune file di ventose
(due nei polpi, una nei “moscardini”) con funzione locomotoria e prensile, il polpo le usa prevalentemente per
spostarsi sul fondale e dare una direzione al nuoto, per afferrare prede, cibo ed oggetti vari.
Nel maschio, una delle braccia, è inoltre modificata come organo riproduttivo chiamato ectocotilo.
I tentacoli propriamente detti, invece, sono quelli dei decapodi(dieci piedi), seppie, calamari e totani possiedono otto
braccia, munite di più file di ventose, corte se paragonate a quelle degli Ottopodi, più due tentacoli molto più
lunghi, generalmente tenuti a riposo in apposite tasche e presentano estremità notevolmente allargata,
dove alloggiano altre ventose.
I tentacoli, quando necessario, possono essere sfoderati ed estesi, la loro funzione, oltre che prensile, è anche
tattile e sensoriale, sono quindi organi evoluti e raffinati non semplici braccia.